#Interviste

Dot Lung: intervista alla Mother of Social Media Dragons

Alessandra Gamba
Alessandra Gamba
maggio 2019 - 5 minuti
dot lung

Energica, divertente e coinvolgente. Come sempre l’entusiasmo di Dot Lung ha determinato il successo del suo speech durante l’edizione live streaming dei Digital Design Days. In 15 minuti, la Mother of Social Media Dragons, ha regalato al pubblico una spiegazione rapida e precisa su come massimizzare l’efficienza della propria bio di Instagram. I preziosissimi consigli di Dot non ci bastavano, volevamo sapere anche quale fosse il suo punto di vista sul design oggi, come questo si possa integrare con altri strumenti di comunicazione e come possa favorire la coesione tra le persone durante un momento di crisi come quello che stiamo vivendo.

Quindi, abbiamo deciso di intervistarla!

Ecco tutto quello che ci ha raccontato e quello che abbiamo appreso durante il suo intervento.

Il Design oggi: quali sono gli obiettivi e i trend e i percorsi che non sono ancora stati esplorati?

Il design è la struttura alla base di qualsiasi creazione ed è per questo che ne sono totalmente ossessionata. Nei social media il design gioca un ruolo fondamentale per catturare il giusto tipo di attenzione e il giusto tipo di pubblico. Ricorriamo ad esso per offrire alle persone esperienze digitali positive per far sentire, vedere, ascoltare e assaggiare il tuo brand. Abbiamo sperimentato VR e contenuti immersivi a 360° dando vita a contenuti talmente coinvolgenti da creare dipendenza. Ora stiamo approfondendo il Design Comportamentale e come possiamo integrarlo nei social media per avviare un cambiamento positivo nella coscienza collettiva.

Secondo te, quali sono le skill che non devono mancare ai designer di oggi?

Comunicare le proprie idee in modo diretto ed efficace sia face-to-face sia sulle piattaforme social. Comunicare, negoziare e lottare per far percepire il valore della propria creatività è davvero un’arte. La maggior parte dei creativi e dei designer non sa come valorizzare e vendere il proprio lavoro, né sa come creare un post accattivante che generi fan entusiasti e una fila di clienti fuori dalla porta. Molti non sono capaci – o non hanno abbastanza fiducia e sicurezza –  di esporsi in modo “commerciale”. Citando Andy Warhol: “Fare denaro è un’arte. Lavorare è un’arte. Un buon affare è il massimo di tutte le arti.” Qui è dove arrivo io: aiuto gli imprenditori creativi a capire cosa dire, quando dirlo e come dirlo sui social media, in modo che possano costruire un business redditizio e raggiungere i loro obiettivi di comunicazione su queste piattaforme.

In che modo è possibile integrare il design all’interno di altri strumenti di comunicazione?

Il design è comunicazione. Dovrebbe essere integrato in qualsiasi cosa! Il Design Thinking deve essere la priorità in ogni area.

In che modo il design può aiutare le persone a restare unite in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo?

Il design rappresenta tutto quello che facciamo e, come designer, siamo dei problem-solver di natura. Quando il mondo ha un problema, puoi sempre contare su un designer pronto a risolverlo attraverso diverse soluzioni. I Digital Design Days stanno mantenendo la nostra comunità coesa, rendendoci forti insieme. Stiamo vedendo molti creativi esplodere e dare vita ai loro progetti migliori in un periodo storico senza precedenti.

Al giorno d’oggi il design partecipativo acquisisce sempre più importanza. Come gestisci queste attività da remoto? Qualche consiglio?

Mantenendo la calma e godendo della tranquillità! Avrete sicuramente notato come questa situazione ci abbia costretti a partecipare a livello globale alla progettazione di un futuro migliore, abbassando i livelli di inquinamento, mantenendo il nostro cielo blu e la terra verde, no? Il mio suggerimento è quello di tornare alle origini, di fare marcia indietro verso una vita più “lenta”. Gli effetti positivi potrebbero sorprendervi!

Cosa abbiamo imparato dall’intervento di Dot Lung?

Quando abbiamo chiesto alla “Mother of Social Media Dragons” di farci qualche spoiler sul suo intervento ai Digital Design Days ci ha risposto così:

Insegnerò come diventare uno specialista sfruttando le potenzialità di Instagram, attraverso la costruzione di una bio proficua e spiegherò come creare stories che vendono.”

In realtà, oltre a un tutorial mirato e preciso su come curare la propria bio di Instagram, abbiamo visto con Dot alcuni dati molto interessanti sull’utilizzo dei social media e sul comportamento degli utenti durante l’emergenza da Covid-19. Tra questi riportiamo una classifica delle app più scaricate in questi mesi di isolamento:

  • Tik Tok
  • Whatsapp
  • Facebook
  • Facebook Messenger
  • Instagram
  • Zoom

Insomma, nella top five delle applicazioni più scaricate al mondo tre sono piattaforme social. Questo significa che la presenza sui social network è in costante aumento e chi vuole sfruttare queste piattaforme per il proprio business deve curare al massimo la propria presenza online.

Come? Partendo dalla bio di Instagram, ad esempio!

Quello che abbiamo imparato da Dot Lung è che tutto parte dalla bio, in quanto rappresenta il nostro biglietto da visita. Creare la bio perfetta è questione di arte e scienza e ci serve per attrarre il pubblico a cui vogliamo rivolgerci veramente.

La bio perfetta dev’essere quindi strutturata in 4 parti:

  • Chi sei: Chi sei e cosa fai devono essere le prime cose che una persona legge quando atterra sul tuo profilo.
  • A chi servi: esplicita i soggetti con i quali vorresti lavorare, chiediti da che tipo di utente vorresti essere contattato.
  • Come puoi essere d’aiuto: Sii chiaro sui benefici che i tuoi utenti possono trarre nel seguirti, in che modo puoi aiutarli?
  • Call to action: che sia “seguimi” o “invia un messaggio” o “leggi il mio blog” ricordati di inserire sempre una CTA.