Quando si parla di UX Writing si intende quella tecnica di scrittura che viene applicata nella progettazione dei testi per interfacce di siti web, applicazioni e servizi digitali.
Esiste una figura specifica che si occupa di questa attività: lo UX Writer.
Sostanzialmente, il suo compito è quello di dare una voce a pulsanti, CTA, pagine 404 e tutti quei testi definiti “Microcopy”. La sua missione? Migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti fornendogli tutte le risposte che stanno cercando.
Nell’immaginario collettivo lo UX Writer non è altro che un Copywriter con una forte capacità di sintesi, niente di più sbagliato. UX Writer e Copywriter sono accumunati solamente da un forte amore per le parole, ma le attività che svolgono sono differenti.
(Credits: Mysocialweb)
Guida Galattica per UX Writer di successo: il manifesto di Serena Giust
Serena Giust, autrice di “UX Writing, micro testi macro impatto” ha stilato una sorta di manifesto, una serie di regole da seguire per scrivere microcopy efficaci e adatti a soddisfare le esigenze dell’utente in maniera chiara ed esaustiva.
Ne abbiamo selezionate alcune che riteniamo fondamentali:
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I testi devono essere chiari: generalmente i testi scritti in ottica UX devono andare dritti al punto, non basta che siano “onesti” ma devono essere chiari e mirati. L’utente non deve essere messo nella condizione di rileggere per capire il messaggio.
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I testi devono essere concisi: in una società in cui siamo sommersi da impegni e scadenze, ogni singolo minuto del nostro tempo diventa fondamentale. Questo contesto sociale va tenuto presente quando si scrivono i testi destinati ad una pagina web perché gli internauti sono gelosi del loro tempo e, per questo motivo, è necessario ridurre i tempi di comprensione cercando di veicolare il messaggio con meno parole possibili.
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I testi devono guidare l’utente: ad ogni azione una conseguenza. Lo UX Writer deve essere in grado di fornire sempre un’alternativa valida all’utente. Se chi naviga in un sito incappa nell’errore di inserire una password sbagliata, l’interfaccia deve comunicargli l’errore e fornire un’alternativa, un percorso da intraprendere per correggere l’equivoco e trovare quello che sta cercando.
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I testi devono essere coerenti: la coerenza testuale va mantenuta su tutta l’interfaccia. Una volta selezionato tono, registro e forma bisogna mantenerli su tutta la piattaforma.
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I testi devono parlare: quando possibile, se il Tone of Voice del brand lo permette, i testi devono rivolgersi all’utente in maniera informale, evitando di dare del Lei in una newsletter o in una CTA.
Dalla teoria, alla pratica: esempi di UX Writing efficaci
Partiamo dal presupposto che ogni nostra azione viene intrapresa sulla base di principi psicologici che ci spingono ad assumere un determinato comportamento. Consapevole di ciò, lo UX Writer deve essere in grado di percepire il principio psicologico che muove l’utente, captare la necessità e progettare dei testi che, in qualche modo, forniscano una risposta positiva al bisogno.
Abbiamo enucleato tre bisogni ricorrenti che l’utente spesso dimostra e che possono essere soddisfatti grazie ad uno UX Writing preciso, puntuale e mirato.
L’utente, quando compie un’azione o quando naviga in un sito web, ha bisogno di:
– Essere rassicurato
– Essere convinto
– Divertirsi
RASSICURARE: l’empatia di Mailchimp
Quando l’utente è in procinto di compiere un’azione importante ha bisogno di essere rassicurato su quello che sta accadendo.
Mailchimp, nota piattaforma di invio e gestione di email, conosce molto bene le emozioni che travolgono un utente quando deve inviare una newsletter a una lista contatti, a maggior ragione se si tratta di un soggetto ansioso. In questo caso quello di cui ha bisogno l’utente è di essere rassicurato. Mailchimp, attraverso i suoi microcopy, spiega chiaramente la conseguenza dell’azione con un tono informale e ottimista. Un esempio è il messaggio di conferma che fornisce poco prima dell’invio: “Ci siamo, è il tuo momento di gloria, stai per inviare una mail a tot. persone”. Comunicando in questo modo, la piattaforma dimostra forte empatia nei confronti dell’utente e cerca di dargli massimo supporto attraverso le parole.
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(Credits: uxplanet.org)
CONVINCERE: Booking e la riprova sociale
Immaginate di trovarvi su una piattaforma e-commerce per acquistare un prodotto e di dover scegliere tra due varianti: una senza recensioni e una con 400 recensioni quasi tutte positive. Quale prodotto acquistereste?
La risposta è abbastanza semplice: la maggior parte di voi sceglierebbe la seconda opzione.
È stato ampiamente dimostrato che le persone sono più propense ad acquistare un prodotto o servizio quando vedono che altre persone hanno fatto la loro stessa scelta. Ecco perché, quando si progettano i testi di un e-commerce o di un portale di prenotazione, questo fattore va assolutamente tenuto a mente.Booking, portale di prenotazione di alloggi per vacanze online, utilizza la tecnica della riprova sociale in maniera sistematica, mostrando all’utente che altre persone hanno preso in considerazione la stessa stanza d’albergo, esplicitando il rating dato all’alloggio da parte degli altri utenti o informando il visitatore che sono rimaste poche stanze disponibili in quella struttura.
(Credits: Booking.com)
DIVERTIRE: la pagina 404 come opportunità
I messaggi di errore (es. pagina 404) possono creare fastidio e disorientare l’utente il quale, non trovando una risposta alle proprie esigenze, potrebbe abbandonare la pagina velocemente. Cosa fare in questi casi? Un’ottima strategia è quella di intrattenere l’utente attraverso un contenuto originale e divertente in grado di alleggerire la sensazione di disorientamento e, contemporaneamente, di reindirizzare il visitatore verso altre pagine.
Bluegg, Branding e Web Design agency gallese, ha costruito una pagina 404 irriverente ed esaustiva. Oltre a fornire un’alternativa chiara ai suoi utenti invitandoli a tornare alla home, cerca di alleggerire la situazione proponendo un video di una capra che urla come un essere umano.