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Memoria Visiva: 5 consigli per una comunicazione efficace

jessica feltracco
Jessica Feltracco
marzo 2022 - 4 minuti
memoria visiva

Uno degli strumenti più importanti posseduti dall’essere umano è la memoria, se questa non esistesse ci troveremmo costretti, ogni giorno, a imparare tutto di nuovo. Dalla memoria procedurale a quella visiva, esistono diverse tipologie di questo strumento:

  • Memoria procedurale: quella per cui ricordiamo tutti quei comportamenti che, una volta sedimentati, si trasformano in procedimenti automatici come nuotare, pedalare, guidare ecc.
  • Memoria semantica: determinata cioè da elementi fissi nel tempo, come date importanti o definizioni.
  • Memoria autobiografica: riguarda tutte le esperienze emotive che abbiamo vissuto, come quel profumo che rievoca la nostra infanzia.
  • Memoria motoria: che imprime nel nostro cervello i movimenti del nostro corpo che siamo abituati a compiere tutti i giorni.
  • Memoria uditiva: quella che ci permette di ricordare alcune sequenze sonore
  • Memoria iconica: che si colloca nella memoria recente, trattenendo informazioni visuali e spaziali, per esempio ricordandoci la sequenza di un numero di telefono.

Infine, la memoria visiva, che conserva nel nostro cervello le immagini o le esperienze che ci permettono di riconoscere una persona per strada o qualcosa di già visto prima.

Alcuni dati sulla memoria visiva

Secondo diversi studi il nostro cervello riesce a comprende le immagini più rapidamente di un testo. Vediamo alcuni dati che confermano questa affermazione:

Pare che il 90% delle informazioni trasmesse al nostro cervello siano di tipo visivo e che più del 90% dei nostri ricordi faccia riferimento alle informazioni immagazzinate grazie alla memoria visiva. Altri studi affermano che le immagini sono condivise per il 40% in più dei testi.

A questo si aggiungono i dati relativi alla capacità di memoria dell’essere umano, infatti le persone tendono a ricordare:

  • L’80% di ciò che vedono
  • Il 20% di ciò che leggono
  • Il 10% di ciò che sentono
memoria visiva statistiche

La memoria visiva come canale primario di apprendimento

Tutta questa premessa per sottolineare come noi siamo portati a ricordare soprattutto attraverso le immagini o attraverso ciò che immaginiamo.

La memoria visiva rappresenta, per ogni individuo, il canale primario di apprendimento attraverso il quale comprendiamo e decodifichiamo la realtà. Per esempio, se raccontiamo a qualcuno la trama di un film che abbiamo visto o descriviamo un’esperienza fatta, tendiamo a utilizzare termini prettamente visivi: “ho visto…”, “i colori erano…”, “l’ambiente era luminoso” e così via.

La rilevanza e la prevalenza della vista, rispetto agli altri quattro sensi, è da ricondurre al rapporto diretto, immediato e autentico che si instaura tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.

Anche le parole che leggiamo possono essere considerate immagini ma, a causa di una scarsa caratterizzazione e differenziazione le une dalle altre, risulta molto difficile ricordarle. Da un punto di vista ottico, infatti, tra parole come “mela” e “lama” c’è molta meno differenza che tra l’immagine di una mela e quella di un lama, anche solo immaginandole.

La vista, sensibile e attenta, riveste un ruolo importantissimo ma conquistarla non è affatto semplice. Quello che noi diamo per scontato in realtà non lo è: una corretta esposizione cromatica, un corretto posizionamento logistico, la scelta dei materiali, le forme, i colori, sono elementi fondamentali su cui si basa una branca importantissima del marketing visivo.

Facendo riferimento all’affermazione di uso comune “L’occhio vuole la sua parte” viene facile intuire cosa si cela dietro al concetto di Marketing Visivo o Visual Marketing. Questa branca del marketing si occupa di studiare il rapporto tra oggetto, contesto in cui viene inserito e immagine. Il Visual marketing pone quindi al centro dello studio e dell’analisi la capacità di un oggetto di essere “protagonista” della comunicazione visiva.

A partire dal marchio e dalla Brand Image, è necessario creare una “storia”, un’emozione, che faciliti e permetta al prodotto o al servizio la sua completa identificazione da parte del consumatore finale. Per avere successo quindi l’immagine dovrà essere chiara, pulita, impattante e lasciare “un ricordo”!

Alcuni spunti per una comunicazione ad alto impatto visivo

Ecco alcune linee guida utili per una comunicazione efficace, dalla parola all’immagine:

Stile grafico costante

Usare uno stile grafico costante che preservi l’identità di brand, attraverso uno stesso carattere tipografico, un’iconografia universale e facile da comprendere, una palette di colori specifici, illustrazioni in linea con il mood grafico del brand, ecc.

Format grafici differenti

Ricorrere a diversi format di tipo visuale: le info-grafiche per semplificare numeri e dati complessi, i video per spiegare un prodotto o un servizio o per i tutorial, le slide per presentare dati e informazioni e i grafici e le tabelle per chiarire statistiche e dati comparativi.

Unico e memorabile

Attrarre l’attenzione in pochi secondi è la chiave per il successo, quindi per i contenuti avere una forte presenza visiva è fondamentale. Rendi la tua immagine unica e personale, completa, coerente, flessibile e condivisibile.

I social network

Da Facebook al più recente Tik Tok, la presenza di tutti questi social network rimarca l’enorme valore e l’efficacia dei contenuti grafici multimediali, tanto da fa risultare l’immagine online molto più immediata e diretta.

Un’esperienza esclusiva

Per fidelizzare i clienti è necessario vendere qualcosa di più della propria azienda, andando a creare un’esperienza intorno al proprio prodotto/servizio. Le giuste immagini possono rivelarsi uno strumento perfetto per suscitare una determinata emozione in chi le guarda.