#Sviluppo
Chiunque abbia deciso di sviluppare per il web negli ultimi anni ha sicuramente sentito parlare di JAMStack.
JAMStack è uno stack tecnologico formato dai Javascript API Markup ed è un’astrazione per concepire e sviluppare applicazioni.
Partendo dal Markup, che è un sistema per annotare un documento in modo distinguibile dal testo, generalmente vogliamo ricevere dinamicamente dal nostro CMS (come Contentful o WordPress) dei dati utili a formare la nostra applicazione (prodotti, articoli e immagini) e quindi ci serviamo di API.
Il collante di questi due mondi è Javascript, un linguaggio dinamico in grado di unire Markup e API e dare vita a siti e applicazioni.
Da questo concetto derivano moltissimi progetti: il mondo che circonda il JAMStack è in fermento. La questione tecnologica ha già spinto diverse aree vicine al web (come il Content Management) verso profondi cambiamenti.
Per gestire il contenuto ci serviamo e continueremo a servirci di CMS (Content Management System) e il JAMStack ha cambiato drasticamente il modo di concepire architetture e interfacce di questi sistemi.
Prima di capire cosa è cambiato è necessario analizzare come è formato un CMS. Un CMS è un’applicazione formata da due applicazioni più piccole. Una si chiama Content Management Application e una Content Delivery Application. I nomi delle due cellule che compongono questo organismo già fanno intuire il loro scopo: una serve a gestire il contenuto e una serve a fornirlo alle applicazioni che lo richiedono.
Prima di questa rivoluzione tecnologica, le due cellule risiedevano nello stesso punto ed erano quindi indivisibili: ora sono ben separate, sia concettualmente sia fisicamente.
Per capire i vantaggi che questa separazione può portare prima è necessario capire quali sono le caratteristiche che cerchiamo in un CMS, il gestore dei nostri contenuti.
I CMS classici (WordPress, Drupal e altri) rispondono a queste esigenze fornendo:
I CMS Headless invece forniscono:
Separando i concetti ed evitando di imporre una tecnologia all’utilizzatore, i CMS Headless hanno minore superficie di attacco e maggiore possibilità di integrazione.
L’utilizzo diffuso dei CMS Headless permette finalmente di ridurre il tempo di integrazione con sistemi già esistenti e di creare delle nuove strategie di business con un dispendio di risorse per lo sviluppo molto più irrisorie.